Greenopoli è un sito internet (www.greenopoli.it), una pagina facebook, un’idea, un metodo didattico, un progetto educativo, un gioco, un libro: “Il Metodo Greenopoli”, uscito nel 2014 per i tipi di Edizioni Il Papavero. La Sostenibilità, l’Ambiente, i Rifiuti e l’Acqua – da cui viene fuori l’acronimo Sara, uno dei protagonisti di Greenopoli – sono alcuni tra gli argomenti preferiti di discussione. La sostenibilità ha a che fare con il futuro e, quindi, con i bambini, che da sempre amano il gioco, le idee, porre domande all’infinito, imparare, ridere, scherzare…
L’ambiente è tutto ciò che ci circonda: ci deve necessariamente interessare se teniamo alla nostra sopravvivenza sul Pianeta! Quello dei rifiuti è un tema sul quale c’è tanto da scrivere e, soprattutto, da riscrivere. Dobbiamo cambiare il modo di concepire quelli che ci ostiniamo a chiamare rifiuti, ma che in realtà sono materiali alla fine di un loro ciclo di vita e che aspettano semplicemente di assumere una nuova forma. L’acqua è l’oro blu del terzo millennio; è una risorsa limitata, come tutte le risorse del pianeta Terra, e per questo va preservata e custodita al meglio, affinché ne possiamo beneficiare noi e i nostri figli, e i figli dei nostri figli… Con il metodo Greenopoli, il ruolo del formatore muta per assumere le funzioni di “moderatore”, che prima fa discutere e ragionare gli allievi e poi, a opportuni intervalli, interviene per sostenere e rilanciare la discussione o introdurre nuovi concetti. Il tutto diventa più facile se ci si propone con entusiasmo, simpatia e spontaneità, lasciando trasparire tutta la passione per l’argomento che si sta discutendo. Il comunicatore deve evitare di porsi su un piedistallo (anche in senso fisico!) e, per fare questo, deve stare al livello dei suoi interlocutori, deve essere il più desideroso e curioso di apprendere cose nuove, divenendo allievo tra gli allievi. Quando si smette di studiare e imparare, si finisce per assomigliare a un vecchio grammofono su cui girano sempre gli stessi dischi, che spesso s’incantano anche a causa della puntina ormai consunta e dei solchi scavati dall’inesorabile incedere degli anni. Come si fa a non diventare un vecchio grammofono stonato? Rimanendo bambini, parlando con il bambino che eravamo, mettendoci nei panni di chi ci sta di fronte. Al di là di tecniche più o meno sofisticate, infatti, immedesimarsi in chi ci sta di fronte è il punto di partenza obbligato per una comunicazione che vuole essere veramente efficace in una scuola che vuole preparare i propri allievi al “saper essere”, ancor prima che al “saper fare” e al sapere nozionistico fine a se stesso. Nel mondo di Greenopoli, insieme a Sara, ci sono altri simpatici personaggi come il Signor Errore e il cugino inglese Mr. Error, il Pacc-Man (occhio alle due “c” del Pensa-Agisci-Controlla-Correggi, cioè il Ciclo di Deming), l’ispettore Garbage e Mr. Rubbish, la signora Eduarda che vive in Africa insieme ai sui figlioletti che vorrebbero andare a scuola tutte le mattine, ma, puntualmente, si rendono conto che non hanno, purtroppo, una scuola… I principali strumenti del “metodo Greenopoli” sono la condivisione, il dialogo, il ragionamento, l’entusiasmo, la simpatia, la spontaneità, un po’ di comicità e i green rap!